venerdì 21 marzo 2008

Free Tibet

Lo so, il Tibet non c'entra molto con il Friuli Venezia Giulia. Ma ne voglio parlare ugualmente, perchè credo che la forza di indignarsi sia un valore in sè, sia che si parli della nostra regione, sia di Tibet.

E allora permettetemi questo sfogo. Uno sfogo per come la causa tibetana è stata (mal)trattata dai politici italiani e non solo.

Da una parte c'è una grande potenza che dal 1950 (anno dell'invasione ordinata da Mao) tiranneggia un popolo e ne occupa il suolo. Dall'altra parte c'è un popolo oppresso guidato da un'autorità spirituale moderata, che non chiede l'indipendenza, ma solo una maggiore autonomia.

E i rappresentanti della politica, di destra e di sinistra, che fanno? Lo snobbano. Non lo ricevono nemmeno. E cedono ai ricatti del Governo cinese che minaccia ritorsioni a chiunque dia credito al Dalai Lama.

La vicenda del Tibet è veramente sintomatica. Ancora una volta vincono la ragioni della realpolitik, ancora una volta gli interessi economici vengono anteposti a una causa giusta e sacrosanta.

Io credo che la politica debba avere anche una dimensione etica e coraggiosa, capace di fare la cosa giusta anche se a prima vista può apparire meno conveniente.

Anche in questo senso il costume politico italiano deve cambiare. Ed ecco perchè ho voluto aprire una piccola parentesi sul Tibet. Chiusa parentesi.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è un meme, importante, e lo ricordiamo.
Permettomi di ripartire dal mio blog
http://www.minotti.net/2008/03/15/il-tibet-e-in-rivolta/

Anonimo ha detto...

In effetti hai già detto tutto, posso solo dire che la penso come te ed aggiungere che dai tempi di Machiavelli non è cambiato gran chè; la ragione di stato prima di tutto, anche prima dei diritti civili, il fatto è che siamo nel 2008, ma che evoluzione abbiamo avuto nel mentre ?
Ad ogni modo le olimpiadi non le guarderò, in cina perdono il loro significato originario.
ciao

Anonimo ha detto...

Ciao francesca,
hai più di una dozzina di interventi nel post precedente, il nostro territorio.
E questo è positivo.
Sul Tibet 3 compreso questo ... !
Ti riveli persona sensibile, spero la tua sensibilità sia contagiosa; ad ogni modo
oggi repubblica.it ha scritto che Sarkozi lascia aperte tutte le porte.
Liberté, Égalité, Fraternité
purtroppo ne abbiamo da imparare!!!
_enki_

Anonimo ha detto...

Si anche da questo piccolo blog si evince che di Tibet, Olimpiadi, diritti civili eccetera ecc non gliene frega un niente a nessuno!
L'importante è divertirsi davanti all tivvù !!!
Forza Italia ( non il partito )

Ad ogni modo Free Tibet & Boycott China !

MR

Anonimo ha detto...

4 INFO

Facts About Tibet: Land Size: Total 2.5 million square kilometres (or 965,000 square miles). The TAR, consisting of U-Tsang and a small portion of Kham, is 1.2 million square kilometres in size. More than half the landmass of Tibet lies outside of the TAR.

Population: There are around 6 million Tibetans; 2.7 million live in the TAR and the remainder in the Tibetan areas outside the TAR. There is also an undetermined number of Chinese in the Tibetan areas with the Tibetan Government-in-Exile estimating that the Chinese now outnumber Tibetans in Tibet. Additionally, approximately 120,000 Tibetans live in exile.

Legal Status: Occupied by China.

Government: The Communist Party of China rules occupied Tibet. However Tibetans, both inside Tibet and in exile, recognise the Tibetan Government in Exile based in Dharamsala, India as their legitimate government.

Head of State: His Holiness the 14th Dalai Lama. Now living in exile in Dharamsala, India. The Head of State under Chinese occupation is the Chinese President Hu Jintao.

Saluti
Anonimo

Piervincenzo ha detto...

Brava Francesca, anche tu nella blogosfera! E bene anche il piglio personale nello stile comunicativo.
Un piccolo consiglio: rispondi ai commenti, che sono una parte preziosa del lavoro.
Un saluto.

Anonimo ha detto...

Ciao Francesca,
il blogger Piervincenzo ha ragione ...
rispondi ai commenti!

Anonimo ha detto...

Giusto e sacrosanto denunciare, portare all'attenzione dell'opinione pubblica problemi anche lontani dalla nostra realtà, anche se i diritti umani sono temi che ci riguardano tutti e di cui dobbiamo preoccuparci.
Collego scelleratamente questo importante tema a quello della crisi Alitalia per giungere a una considerazione finale.
Mi é capitato ieri di vedere a TG7 una tavola rotonda con Di Pietro, La Russa, Bonelli, Angus.
Quello che é emerso durante le solite infantili polemiche di politici che sembrano bambini davanti alla maestra decisi di scaricare verso l'altro le responsabilità di una marachella (marachella di cui le vittime sono migliaia di persone, e soldi sperperati), é che Alitalia perde milioni di euro ogni giorno da anni. Pertanto ora é inutile porre la questione durante la campagna elettorale poiché milione più milione meno ciò non cambierà la situazione. Meglio intanto fare le elezioni e affrontare la questione con calma dopo le elezioni. Intanto i mesi passano, e le perdite continuano con centinaia di milioni di euro in perdita.
Arrivo alla mia considerazione finale.
Ho l'impressione che la politica voglia trattare sempre tutto e di tutto, un giorno si parla del caro vita, caro benzina, poi si parla di pedofilia, poi alitalia, poi tibet, conflitti d'interesse, legge elettorale, sicurezza sul lavoro,allarme rifiuti... spostando sempre l'attenzione da un problema all'altro, parlando di tutto, litigando su tutto, senza risolvere mai alcunché, il tempo passa, la gente si ritrova sempre di più con l'acqua alla gola assillata da tutti questi problemi che si accavallano l'uno all'altro a causa di un governo inefficiente, lento,che posticipa la risoluzione dei problemi sperando che la patata bollente passi al governo successivo (tanto, si sa, é un miracolo quando un governo riesce a raggiungere la fine del mandato) ...
Dal più pratico e il più vicino alle esigenze quotidiane, ai piò alti problemi di ordine filosofico e universali, tutti i problemi vengono affrontati quando essi sono ormai divenuti emergenze.
La realtà, lo sappiamo é troppo complessa e fluida, nuovi problemi subentrano ad altri e come nella vita di tutti noi, vanno affrontati in continuazione...
Nella sfera privata come facciamo? ne risolviamo uno per volta. dal più urgente al meno urgente. Nelle organizzazioni, vengono create delle gerarchie, dove i livelli più bassi risolvono i problemi più semplici e immediati, man mano che si sale sulla piramide gerarchica, si risolvono problemi sempre meno immediati, più strategici, più universali, ripartendo i compiti e facendo in modo che tali problemi possano essere affrontati sul nascere, gestiti, previsti.
Mi chiedo perché il nostro sistema politico affronti i problemi solo quando i problemi che devono gestire LORO, siano ormai metastatici. Alcuni politici hanno avuto il coraggio di dire: la politica é lo specchio della società. Io penso invece che non lo sia affatto.
La società in cui vivo non é rappresentata per niente a Roma. Vivo tra gente onesta, la nostra politica locale funziona bene, anche se schiacciata da una politica nazionale che non valorizza i vrtuosi, ma li penalizza. Siamo gente che lavora per il presente e per il futuro, che fa il proprio dovere e che viene presa in giro (ormai non più, spero) da sistemi di informazione che credono di stordire il cittadino con milioni di problematiche create dalla loro stessa inefficienza i cui danni ricadono sulle nostre spallei. In una società normale, nel mondo dell'impresa privata un leader inefficiente viene mandato a casa, (destra o sinistra che sia). Nel mondo politico romano, dopo il terremoto Grillo, Mastella, fenomeno "Casta" ecc. dopo un periodo di terrore da parte dei nostri palamentari, un po' di rimescolamento di carte,tutto é tornato come prima. I candidati in lizza ne sono la prova sempre gli stessi, tranne qualche specchietto per le allodole. Sogno un sistema dove chi amministra bene in ambito locale possa salire gerarchicamente ad amministrare sfere più alte di problematiche, una politica che mi faccia entusiasmare per il futuro, non che mi faccia perdere la speranza di vedere mio figlio vivere felice. Abbiamo bisogno di amministratori così. In bocca al lupo.

Anonimo ha detto...

Tibet invaso da Mao.
Mao comunista!
Comunista D'alema!|
Comunista Veltroni !
Figli di Comunisti compagni di Mao e di Stalin !
Hanno fondato il PD ma non pubblicamente rinnegato il loro passato e quello dei loro padri!
E tu Francesca Cardin figlia di un Democristiano martire di Tangentopoli ora vieni usata dai marpioni comunisti per attirare voti alla massoneria staliniana e maoista..cui anche illj soggiace.

Anonimo ha detto...

caro Anonimo che parli di Waltroni & DAlemino come fossero figli di MAO tze Dong ... !
NOn sono nemmeno per me un orgoglio nazionale, ma accostarli ad un dittatore
che ha devastato spiritualmente, materialmente e culturalmente una nazione come la Cina mi pare molto retrò ed azzardato !
_enki_

Anonimo ha detto...

In risposta alle polemiche su Alitalia mi sento in dovere di aggiungere un osservazione: in nessun dibattito, ripeto nessuno si è mai chiesto se gli AD, presidenti e manager che si sono succeduti ai vertici aziendali abbiano mai avuto le competenze necessarie per portare lo scettro del COMANDO.
Le colpe sono sempre di sindacati e concorrenza low cost; ma le altre compagnie di bandiera come fanno a fare utili ? Forse è meglio mettersi nelle mani di Spinetta che di gestione aziendale ne sa sicuramente di più degli amici degli amici dei cugini dei parenti della supply chain del clientelismo nostrano.
_enki_

Anonimo ha detto...

caro anonimo (delle 13.32) condivido il tuo post, credo che qualche volta la soluzione dei problemi addirittura ci sfugga perchè non sappiamo inquadrarli;
ogni tanto ho la sensazione che li affrontiamo a rovescio: potenziare gli uffici giudiziari per accorciare i processi, anzichè occuparsi di come ridurre il contenzioso....
grazie a tutti gli amici che partecipano al blog: io sono una novità nella "blogsfera" - come la chiama piervincenzo - ma mi sono resa conto immediatamente di quanto questo mezzo possa essere efficace.